martedì 20 luglio 2010

sarajevo 2010

mi ritrovo un momento solo a meditare, visito la città, trovo monumenti bellissimi, ma quello che non ho visto è il sorriso, la tranquillità di un sorriso, il pensiero felice
la donna
nessun sguardo di felicità
l'uomo sempre più forte sulla donna
sarajevo città musulmana, la donna succube
non parlo da cristiano, parlo da artista che osserva
ho dipinto tre quadri, molto grandi, tre esistenze , tre punti di vista, ma ho marcato il silenzio e la tristezza di una infelicità.
non giudico, osservo
presenza di un dramma.
nessuna crociata per carità, però il mio silenzio nell'osservare la tristezza, un giorno di nebbia mi assale oggi, triste e terribile la nebbia...offusca il pensiero.
osservo la rabbia di un sentimento cancellato...l'amore
pubblicherò i dipinti
questa è solo una premessa.

NEBBIA CHE AVVOLGE IL PENSIERO
ACQUA CHE SCIVOLA SU QUEI OCCHI
TRISTI
TOCCO
MA NON POSSO
L'ANIMA
NON E' FELICITA'
ESSERE DONNA
QUI IN QUESTA TERRA
SEGNATA DAL TEMPO...
CHE NON SCORRE MAI.

sarajevo 20 luglio 2010
to be continued...
maurizio barraco

1 commento:

  1. Grazie,Maurizio caro, per avermi comunicato le tue sensazioni e i tuoi stati d'animo.
    Certamente essi sono condivisibili però l'idea che mi sono fatta io delle donne di Sarajevo, tramite amiche di web, è anche quella di donne molto emancipate, libere, gaudenti in certe occasioni particolari, con molti sogni nella testa, che guardano all'Italia come si guarda all'EDEN e che farebbero qualsiasi cosa per mettervi piede.
    Salvo poi spiacevoli sorprese.
    Attendo i tuoi lavori....
    Un abbraccio affettuoso e buona notte.
    Marianna

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