mercoledì 30 settembre 2009

Siart 09 Bienal art internacional

partecipazione al concorso internazionale come artista italiano

Siart 09 Bienal art internacional

selezionato al concorso internazionale per la biennale Siart 09, la paz bolivia

giovedì 24 settembre 2009

ho visto la luce




he sees his reflection
in the light that shines from her eyes
glowing bright
it is morning, it is no surprise
he gazes upon her from head to toe
how does he tell her
the words form like atoms in his head
how does he let her know
repeating a thousand times but they are left unsaid
can she tell by the lines on his face
she is lying on her side
she glows
illuminating the empty space
her beauty is something he wants to taste
and his pain can not resist
those tempting pensive lips of hers
he feels a rushas her glance becomes a solitary stare
a flush of hot crimson on his face
she is like a magnet
a strong force you can not mistake
she is pulling him in
is it a sin?
to him she is an angel
that diminishes, defuses
all of mankind's disgrace
he has seen the light
the beautiful light
that shines from her eyes
and reflects on his face
lyrics by Jacqueline Williams Bourgeois 2009
drawings by Maurizio Barraco 2009
tutti i diritti riservati agli autori

sabato 12 settembre 2009

corpo è una danza

creature intenzionali


Ora tu siedi comodo
nella tua grande auto sportiva
afferri con presa sicura il volante
e ti occupi esclusivamente
delle curve sulla strada
che hai scelto di percorrere,
con molta attenzione
con molto scrupolo.
La tua camicia non fa una grinza
la sua tela è cifrata
le tue iniziali, un ricamo nobiliare
in basso a destra.

In basso a destra, proprio dove porti
un minuscolo tatuaggio
sulla pelle dell' inguine,
ma questo piccolo particolare
lo conosciamo soltanto noi
io, tua moglie e le altre.

Dove vai così sicuro e abbronzato
le labbra di carne non rispondono
rispondere è perdere potere.
Io, calma, risponderò per te:
vai da una prostituta
di cui hai bisogno come un vecchio
ma questo piccolo particolare
lo conosciamo soltanto noi,
la tua puttana ed io.

La strada si apre radiosa di fronte
al muso grintoso della tua auto scura
tu la percorri come un sogno
verso il luogo dell'abbronzatura garantita
dove esponi un ragno tatuato sul sacro
dove divori con sguardo ladro
il ventre piatto delle ragazze esili
deposte come dee sulla sabbia.

La puttana bianca
ti aspetta nel suo vicolo
vestita di cuoio e latex
schiava e padrone
che si sodomizzano a vicenda
e si perdono nei tunnel del corpo
e della mente detta erroneamente buia

Lontano lontano due bambini giocavano
sulla spiaggia di lava nera
si picchiavano davvero
giocavano a farsi IL MALE
Il fragore delle onde
copriva i loro lamenti soffocati in bocca

Impugni deciso il volante rivestito in pelle
fuggi sicuro da me
senza alcun dubbio mi abbandoni
fra le mie domande e i miei bisogni
perchè devi correre verso la soluzione dei tuoi
e non c'è un'ora da perdere per nessuno

Ci sono state fra di noi
parole dette
che nei cerchi larghi dei tuoi sogni
ritorneranno anche se respinte,
solidificate e vive
le potrai toccare
appiccicose come esseri incerti

Esse ci appartengono
poichè le abbiamo prese dal nulla e date al tempo
non credere che esse perderanno traccia di
chi le ha generate

Ci rimarranno addosso, dietro ed attaccate ai bordi
strusceranno sui nostri lini la notte
tossiranno sulle nostre facce mentre dormiamo
le scacceremo come insetti
ma non se ne andranno
le parole dette
sono creature intenzionali e molli
che non riusciremo a soffocare
in una busta di plastica da poco.

testo originale 2009 di Cristina Viola Rulfi

disegno originale di Maurizio Barraco


tutti i diritti riservati agli autori




venerdì 11 settembre 2009

ASSORO ARTE, RASSEGNA REGIONALE DI PITTURA


2° premio "elio Romano", dal 20 settembre 2009 al 27 settembre 2009, Badia di Santa Chiara dalle 17.00 alle 22.00


partecipazione estemporanea, premio

sabato 5 settembre 2009

SIN FIN



Sin Fin

Sorprendida cai en tu boca
mezcla de agua y color
Rasguño de tus ojos
Ausencias de madrugadas
dejaste que mi vientre espere
ansias reiteradas de tus manos
rozaste mis silencios aturdidos
grito mis deseos permanentes.
Calma de mi cuerpo amarillo
mantienes el rojo de mi lengua
y clamas sin pudor que al fin te bese
Oculto sentir de medianoche
pecado sin perdon de nuestras voces.

tiesto de Luciana Gomez 2009
dibujo de Maurizio Barraco 2009


tutti i diritti riservati agli autori