la soddisfazione è un senso interno, frutto del calcolo tra la somma dei piaceri meno il dolore che, al pari della coscienza cartesiana, rimane privo di relazioni con gli oggetti del mondo, gli uomini hanno in comune non è il mondo ma l'identità della loro natura affetta da pena e piacere.
Arendt, citando Hume
tiene a sottolineare come il principio di ogni edonismo non sia il piacere ma l'assenza del dolore che è il suo fine ultimo.
Qui, come in altre occasioni, scrive:
solo il dolore, solamente chi soffre non sente realmente altro che se stesso; il piacere non si compiace di se stesso ma di qualcosa che è oltre sé; il dolore è la sola sensazione interiore, trovata nell'introspezione, che possa rivaleggiare in indipendenza da esperienze esterne con la certezza immediata della logica e del ragionamento aritmetico.
dalla serie violeta di maurizio barraco
costruzione di un corpo.
Molto interessante!
RispondiEliminaE' la vita in tutta la sua forza prorompente...
Bellissimo.
Complimenti.
Marianna
questo è interessante,mentre la riflessione sulla donna diventa intrigante e emblematico, qui c'e' la spiegazione di quel pensiero.
RispondiEliminaè legato il tutto da un filo, osserva la scolatura di ogni singolo dipinto... no no non sono emblematico forse è solo curiosità.
edonismo di uomo, cecità di una donna, uomo ferito donna cattiva.
alla prossima serie che ho sotto gli occhi...vedrai.
maurizio ti abbraccia con estrema serenità
Sono contenta che tu sia sereno e possa lavorare dando sempre il meglio di te!
RispondiEliminaUn abbraccio davvero affettuoso.
Marianna