che notte di foglie soavi e di ombre
di foglie e di ombre delle tue palpebre
la notte tutta torba in te, distesa
palpitante di aromi e di astri
l'aria bacia , l'aria bacia e vibra
come un bronzo al confine lontano
e il respiro in cui rifulgono le parole
denuda, puro, ogni corpo umano
io sono quello che hai amato, pelle sinuosa
io sono quello che sogni, occhi pieni
di quell'ombra tenace in cui boscaglie
aprono e chiudono palpebre serene
che notte di recondite e gravi
ombre di foglie, ombre delle tue palpebre
è nella terra il grido mio, che arde
e brucia il tuo silenzio come un labbro
era una notte e una notte nulla
è, annuncia nei suoi cantici il vento:
sento ancora il tuo anelare, il tuo germogliare melodico
e il tuo suono di datteri al vento.
e canterò nei giorni che si sbandano
in onde d'oro, e nella notte aperta
che intorbiderà di te il mio pensiero
canterò con voce d'ombra piena
che notte di foglie soavi e di ombre
di foglie e di ombre delle tue palpebre
la notte tutta torba in te, distesa
palpitante di aromi e di astri
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que noche de hojas suaves y de sombras
de hojas y de sombras de tu parpados
la noche toda turba en ti, tendida
palpitante de aromas y de astros
el aire besa, el aire besa y vibra
como un bronce en el limite lontano
y el aliento en que fulgen las palabras
desnuda, puro, todo cuerpo humano
yo soy el que has querido, piel sinuosa
yo soy el que tu suenas, ojos llenos
de esa sombra tenaz en que boscajes
abren y cierran parpados serenos
qué noche de reconditas y graves
sombras de hojas, sombras de tu parpados
esta en la tierra el grito mio, ardiendo
y quema tu silencio como un labio
era una noche y una noche nada
es, pregona en sus cantinas el viento:
aun oigo tu anhelar, tu germinar melodico
y tu rumor de datiles al viento
y he de cantar en dias derivantes
por ondas de oro, y en la noche abierta
que enturbiara de ti mi pensamiento
ha de cantar con voz de sombra llena
que noche de hojas suaves y de sombras
de hojas y de sombras de tu parpados
la noche toda turba en ti, tendida
palpitante de aromas y de astros
(traduccion de Stefano Strazzabosco)
poesia di aurelio arturo 1963
questa poesia che è una semplice canzone che è un cantico della bellezza forse di un sogno, quella bellezza decantata a cui ho dato la vita, quella bellezza che adesso soffre della sua follia, che arde sempre nel suo piacere, che sfiora sempre la tragedia di un incubo che mi assale.
questo è l'atto finale di un momento, di un tempo che è trascorso, di un tempo a cui ho dedicato
un tempo che rimprovera la mia follia
non chiedo perdono a nessuno solo al tempo che mi aveva ammonito...
dipinti di maurizio barraco , di una sera di una folle serata e di 4 giorni dedicati
Caleidoscopio di colori e d 'immagini che ti dà le vertigini perché esse ti catturano nella loro sensualità immediata e fortemente comunicativa.....
RispondiEliminaCome sempre.
Grazie, Maurizio.
Ogni lavoro meriterebbe un commento a sé.
Non è detto che non lo si faccia.
Bravo e grande il mio amico artista!!!
Marianna