venerdì 30 luglio 2010

rosso donna rosso uomo






















che forza che movimento che tensione, un esplosione di colore rosso che immenso nel cielo di un mondo ci colpisce.
il mondo una società gli uomini, esseri umani alla ricerca di una felicità, di un sorriso, di un momento , forse anche di una tranquillità, perduta.
società che ci assale, esseri umani arrivati al capolinea, un treno in corsa che non è frenato, accellera sempre di più forse fino a schiantarsi, quel rosso esplosione di un movimento, senza un riconoscimento, quel viso nascosto, quella maschera, tipica di questa società.
la nostra costruzione di un corpo che non è una bambola ma nemmeno un corpo vero...
cosa è l'introduzione di un modello?
è una costruzione di un qualcosa che non esiste, non è un essere umano, è un movimento irrazionale.
questo non vogliamo, la irrazionalità del corpo come modello, nasce l'esplosione e nasce dalla testa, da quel volto che non esiste forse è solo apparenza, forse è un dettaglio.
mi sconvolge e ci sconvolge, questa irrazionalità, uomo donna essere che vive ...oggi.
vive perche?
vive perchè esiste il pensiero, un pensiero irascibile, violento e nascosto.
conturbante e invisibile.
accostamenti sensuali, decisione irruenta...la forza
forza=rosso=violenza

VI FO RO è un termine che nasce dal movimento di un gesto invisibile, un turbine he guarda e si concentra su quella forza che è l'uomo essere umano

en english

that force movement that tension, a huge explosion of red color in the sky of a world affects us. world society for men, human beings in search of happiness, a smile, a moment, perhaps a quiet, lost. companies that assails us, human beings come to an end, a train that is not curbed, accelerates more and more perhaps to crash, that red explosion of a movement, without a recognition, her face hidden, that form, typical of this society. our construction of a body that is not a doll but not a real body ... What is the introduction of a model? is a construction of something that does not exist, is not a human being, is an irrational movement. We do not want the irrationality of the body as a model, there is the explosion comes from the head, from the face that there is perhaps only an appearance, perhaps a detail. disturbs me and upsets us, this irrationality, man ... woman to be living today. why live? lives because there is thought, a thought irascible, violent and hidden. disturbing and invisible. combinations sensual, impetuous decision ... the power red = power = violence

VI FO RO is a term that comes from the movement of a gesture invisible, he looks a whirlwind and focuses on the strength that man is a human being

en espanol

que el movimiento de fuerza que la tensión, una gran explosión de color rojo en el cielo de un mundo nos afecta. sociedad mundial para los hombres, los seres humanos en busca de la felicidad, una sonrisa, un momento, tal vez un lugar tranquilo, perdido. empresas que nos asalta, los seres humanos llegar a su fin, un tren que no se combate, se acelera más y tal vez más que choque, esa explosión de color rojo de un movimiento, sin un reconocimiento, con el rostro oculto, que se forman, típico de esta la sociedad. nuestra construcción de un cuerpo que no es una muñeca, pero no un cuerpo real ... ¿Cuál es la introducción de un modelo? es una construcción de algo que no existe, no es un ser humano, es un movimiento irracional. No queremos que la irracionalidad del cuerpo como un modelo, no es la explosión viene de la cabeza, desde la cara que no es tal vez sólo aparente, tal vez un detalle. me molesta y nos perturba, la irracionalidad esto, el hombre ... la mujer que viven en la actualidad. ¿por qué vivir? vidas porque no hay pensamiento, un pensamiento irascible, violento y escondido. inquietante e invisible. combinaciones sensuales, decisión impetuosa ... el poder rojo = = potencia la violencia

VI FO RO es un término que proviene del movimiento de un gesto invisible, que parece un torbellino y se centra en la fuerza que el hombre es un ser humano


digitalart KRYSIA GONZALEZ
painting MAURIZIO BARRACO

passo irrazionale sulla costruzione del corpo, anno 2010

9 commenti:

  1. Il ROSSO di Maurizio Barraco è per me VITA e MORTE in contemporanea.
    Nei lavori sopra e, specie dopo Sarajevo, c'è però anche molto NERO.
    Il lutto di un'umanità forse, che ha perso definitivamente la bussola.
    Che ha smarrito i tradizionali e veri punti di riferimento ed è incapace talora persino di ritrovare, nei ricordi, il SOGNO dell'ADOLESCENZA(vedi figura di fanciulla).
    Un po' come negli scritti di Curzio Malaparte, quando descrive la Napoli del dopoguerra.
    Cosa hanno visto i tuoi occhi Maurizio in Serbia?
    Cosa ha recepito il tuo pensiero... ancora una volta?
    I tuoi quadri non tacciono un DRAMMA IRRISOLTO tanto al maschile quanto al femminile...
    Ed è bene che sia così.
    E tu,ARTISTA, ovviamente nei sei preso.
    Marianna

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  2. cosa ho visto in bosnia cosa ho visto in serbia, due opposte contrapposizioni, totale libertà e totale no libertà, questo ho visto un dramma e una infelicità, questo ho visto, se anagrammi le lettere sui dipinti leggerai
    go oh hell...avanti in inferno e nell'inferno
    lo splendido lavoro di krysia mi ha dato quella inventiva del volto giallo con il corpo rosso...la splendida vista dell'autrice, la bellezza inaudita di una espressione di quelle 4 figure. INFERNO HO VISTO.
    come quella scena paurosamente divina del film di PP PASOLINI, l'inferno, quelle figure quei costumi quelle maschere, quei diavoli, QUESTO E' LA VITA OGGI. INFERNO
    e non mi sbaglio...
    ROSSO E NERO INDIVIDUALITA' DI UN PENSIERO...SEMPRE
    UN ABBRACCIO MAURIZIO

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  3. Tant que nous oublirons que nous sommes Il sera impossible d'être

    souvent nous voulons

    sans même savoir ou déjà nous en sommes

    alors tels des cavaliers nous sautons des obstacles

    sans en mesurer les distances

    nous voici a genoux devant nos méfiances

    et s'en doute aussi défaillances

    la peur du vide complique !

    cherchant désespérément ................................

    et c'est là ou tout devient confusions

    emprisonné dans nos impasses pensées ique (effets dépendent

    principalement de la conductibilité des chaleurs )

    ou souvent le


    mélange est explosif

    lorsque l'on oublie (ont ne peut pas être et avoir été )

    ....c'est écrit en lettre noire sur le grand mur de la vie .....

    le tout est de se rappeler

    que se rappeler c'est subir!

    a ceci il est preferable de se souvenir

    en ouvrant les vannes quand la coupe est pleinne

    Mais attention se sont nos vannes nos coupes (nos pensées)

    inutile de rejeter nos rancoeurs sur d'autres ....


    Laisser les chutes de nos vies


    a celles çi preferer regerder celles d'autruis

    souvent elles guident nos sentiers


    caillouteux d'incertitudes

    donner ou prendre !that is a question !


    effet indépendent principalement de la conductibilité

    d'égocentricitré

    Nous avons tous les moyens de nous sentir bien
    il suffit de ne pas être trop gourmand
    de garder les idées pures
    et d avoir cette conviction que
    tout se qui nous tue pas doit nous rendre plus fort


    Bonjour ici Paris .....

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  4. Fino a quando ci dimentichiamo che non saremo in grado di essere
    spesso ci
    o senza nemmeno sapere che stiamo già
    Poi saltiamo i piloti di questi ostacoli
    senza misurare le distanze
    noi siamo in ginocchio davanti ai nostri sospetti
    e può anche fallimenti
    paura del vuoto complicato!
    Disperato ................................
    e questo è dove tutto è confusione
    imprigionati nei nostri pensieri deadlock IC (effetti dipendenti
    principalmente la conducibilità del calore)
    o spesso
    miscela è esplosiva
    quando ci dimentichiamo (sono non possono essere e sono state)
    .... E 'scritto nella lettera nero sul muro grande della vita .....
    il trucco è da ricordare
    ricordare che è sofferenza!
    è questo è meglio ricordare
    aprendo le valvole quando la coppa è pleinne
    Ma l'attenzione è la nostra valvole sono le nostre tazze (i nostri pensieri)
    Non c'è bisogno di respingere il nostro risentimento agli altri ....
    Lasciate che la nostra vita Falls
    preferisce a quelle di coloro autruis regerder
    spesso guida le nostre strade
    incertezze di pietra

    prendere o lasciare! Questa è una domanda!
    effetto soprattutto indipendente dalla conduttività
    di égocentricitré
    Abbiamo tutti i mezzi per stare bene
    Semplicemente non essere troppo avidi
    mantenere idee pure
    e hanno questa convinzione che
    tutto ciò che non dobbiamo ucciderci renderlo più forte


    Ciao Parigi ..... qui

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  5. prendere o lasciare
    riparto da questo dubbio, non si prende e non si lascia, si combatte per migliorare in bene sempre tutto, non basta avere tutto, anzi non ci interessa avere tutto, vogliamo un rispetto che manca, siamo in un europa vecchia e stanca, abbiamo un mondo davanti, delle parti che stanno emulando un mostro.
    sono autocritico siamo autocritici, quel rosso che esplode, questa nostra iniziativa, non è un alter ego, è straordinaria iniziativa, leggere un libro con velocità e imparare la prefazione non serve a nulla.
    la società cambia con le nostre idee e i nostri pensieri
    grazie delle bellissime parole.

    prendre ou à laisser
    à partir de ce doute, ne prenez pas et ne vous laisse pas mal à améliorer le bien tout, pas de l'avoir tout, ne veulent même pas d'avoir tout ce que nous voulons une relation fait défaut, nous sommes une vieille Europe fatiguée, nous avons une monde avant, les parties sont l'émulation d'un monstre.
    Nous sommes auto-critique d'auto-critique, que le rouge qui explose, cette initiative n'est pas un alter ego, l'initiative extraordinaire, lire un livre avec une rapidité et d'apprendre la préface est inutile.
    changements de la société avec nos idées et nos pensées
    Merci pour les belles paroles.

    tomas o lo dejas
    partir de esta duda, no tome y no deja que luchan por mejorar así todo, no sólo lo tienen todo, ni siquiera quieren tener todo lo que queremos una relación que falta, somos un cansado vieja Europa, tenemos un mundo antes, las partes que están emulando un monstruo.
    somos autocríticos autocrítica, que el rojo que estalla, esta iniciativa no es un alter ego, la iniciativa extraordinaria, leer un libro con la velocidad y aprender el prefacio es inútil.
    cambios de la sociedad con nuestras ideas y nuestros pensamientos
    gracias por las bellas palabras.

    take it or leave
    start from this doubt, do not take and does not leave you struggling to improve well everything, not just have it all, do not even want to have everything we want a relation is lacking, we are a tired old Europe, we have a world before, the parties who are emulating a monster.
    we are self-critical self-critical, that red that explodes, this initiative is not an alter ego, extraordinary initiative, read a book with speed and learn the preface is useless.
    society changes with our ideas and our thoughts
    thanks for beautiful words.

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  6. de rien mon Artiste
    le plus grand de ce temps
    ceci est une evidence
    Elisabeth Vaury

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  7. per quanto si ragioni e si elabori, alle volte di noi stessi non c'è traccia di fronte al dolore inutile e senza spiegazioni che la vita ci riserva. E spesso è quando ci si ritrova più fiduciosi e senza riserve che l'incomprensibile ci colpisce con efferatezza, sicchè l'anima, quella che più soffre, ci mette mesi e anni a ripararsi e alle volte non torna più come prima. Si conoscono cose tristi e innominabili come l'odio, il rancore, la depressione e un'infinita tristezza, cose che mai un'anima pura avrebbe voluto provare, e che è già orribile di per sè percepire.

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  8. per fortuna non conosco l'odio, e mai potrei conoscerla, nemmeno la indifferenza e mai potrei conoscerla, il rancore è una brutta bestia, conosco la intelligenza di una sensibilità che a volte induce l'uomo a sbagliare. conosco chi mi giudica, conosco il censore, la violenza di una parola ...questo io, artista conosco, e a volte è il dramma.

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  9. dimenticavo ...conosco la solitudine...ma non è il silenzio

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