Ora tu siedi comodo
nella tua grande auto sportiva
afferri con presa sicura il volante
e ti occupi esclusivamente
delle curve sulla strada
che hai scelto di percorrere,
con molta attenzione
con molto scrupolo.
La tua camicia non fa una grinza
la sua tela è cifrata
le tue iniziali, un ricamo nobiliare
in basso a destra.
In basso a destra, proprio dove porti
un minuscolo tatuaggio
sulla pelle dell' inguine,
ma questo piccolo particolare
lo conosciamo soltanto noi
io, tua moglie e le altre.
Dove vai così sicuro e abbronzato
le labbra di carne non rispondono
rispondere è perdere potere.
Io, calma, risponderò per te:
vai da una prostituta
di cui hai bisogno come un vecchio
ma questo piccolo particolare
lo conosciamo soltanto noi,
la tua puttana ed io.
La strada si apre radiosa di fronte
al muso grintoso della tua auto scura
tu la percorri come un sogno
verso il luogo dell'abbronzatura garantita
dove esponi un ragno tatuato sul sacro
dove divori con sguardo ladro
il ventre piatto delle ragazze esili
deposte come dee sulla sabbia.
La puttana bianca
ti aspetta nel suo vicolo
vestita di cuoio e latex
schiava e padrone
che si sodomizzano a vicenda
e si perdono nei tunnel del corpo
e della mente detta erroneamente buia
Lontano lontano due bambini giocavano
sulla spiaggia di lava nera
si picchiavano davvero
giocavano a farsi IL MALE
Il fragore delle onde
copriva i loro lamenti soffocati in bocca
Impugni deciso il volante rivestito in pelle
fuggi sicuro da me
senza alcun dubbio mi abbandoni
fra le mie domande e i miei bisogni
perchè devi correre verso la soluzione dei tuoi
e non c'è un'ora da perdere per nessuno
Ci sono state fra di noi
parole dette
che nei cerchi larghi dei tuoi sogni
ritorneranno anche se respinte,
solidificate e vive
le potrai toccare
appiccicose come esseri incerti
Esse ci appartengono
poichè le abbiamo prese dal nulla e date al tempo
non credere che esse perderanno traccia di
chi le ha generate
Ci rimarranno addosso, dietro ed attaccate ai bordi
strusceranno sui nostri lini la notte
tossiranno sulle nostre facce mentre dormiamo
le scacceremo come insetti
ma non se ne andranno
le parole dette
sono creature intenzionali e molli
che non riusciremo a soffocare
in una busta di plastica da poco.
testo originale 2009 di Cristina Viola Rulfi
disegno originale di Maurizio Barraco
tutti i diritti riservati agli autori