tag:blogger.com,1999:blog-48598932581777527.post1489549554073185720..comments2023-04-11T10:30:59.312+02:00Comments on maurizio barraco: Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/00722681634541449459noreply@blogger.comBlogger1125tag:blogger.com,1999:blog-48598932581777527.post-15382932762747639802010-02-05T10:52:31.535+01:002010-02-05T10:52:31.535+01:00Emilio Paolo Taormina – Lo sposalizio del tempo – ...Emilio Paolo Taormina – Lo sposalizio del tempo – Ed. Edizioni del Foglio Clandestino, 2009<br /><br /><br />Già conoscevo Emilio Paolo Taormina dai tempi di “Quinta Generazione”, presso la quale pubblicò alcune delle sue prime cose che io subito lessi e subito apprezzai e per la forma tipografica e per la sensibilità lirica espressa. Poi ci fu un lungo silenzio da parte sua in coincidenza del mio stato di salute divenuto precario.<br />Improvvisamente ho cominciato a ricevere le sue plaquettes,spesso bilingui, delle sue poesie. Segno di una vocazione alla scrittura poetica radicata e continuata.<br />Ora se ne esce con “Lo sposalizio del tempo” che contiene le sue due ultime raccolte di poesie, per le quali vorrei esprimere tutta la mia ammirazione.<br />C’è un lirismo pacato e costante che pervade questa poesia, come tutta la sua produzione anteriore, un lirismo a volte luminoso, a volte pensoso, ma mai cupo e angosciato, che riflette un animo che raccoglie e accoglie le emozioni intense che gli procurano le cose e le situazioni più normali della vita, e le mette sulla carta con la naturalezza di chi è cosciente di ciò che scrive e soprattutto della propria sincerità.<br />In queste poesie non ci sono sperimentalismi più o meno ardui; c’è invece la tendenza al frammento, però conchiuso, non aperto come quello di origine romantica; e nel frammento si condensa a volte una certa sentenziosità. In uno stile che rimanda direttamente all’eleganza ellenica.<br />Ma quali sono i motivi di questa poesia, in cui prevalgono i toni autunnali, il grigio sempre presente del pensiero della vita che volge al tramonto?<br />La natura nel suo splendore e nei suoi profumi, soprattutto la natura della sua regione, la natura con le sue acque, i suoi frutti, il sole della sua estate; l’amore, e soprattutto la nostalgia dell’amore; il dolente lirismo dell’assenza: e nella coscienza che tutto fluisce, tutto scompare, anche la parola; la disperazione per la durata; e quindi la sofferenza per la fugacità delle cose, una fugacità legata strettamente alla concezione del tempo, visto come ente impersonale (giustamente) che non ha il respiro della soggettività dell’individuo. Il tempo visto come una forza al di fuori e al do sopra dello uomo che col suo scorrere ( o siamo noi a passare davanti alla entità del tempo fermo?) lascia segni indelebili nella persona, la cambia (noi diciamo anche la natura); il tempo che fa cadere qualsiasi illusione, che non lascia che una sensazione epidermica nell’animo; il tempo come forza rinnovantesi in un perenne ciclo sempre uguale a se stesso: “ il tempo / ha una porta d’acqua / tutto quello /che l’attraversa / diviene altro”. Questi alcuni motivi fondamentali; ma mi piace chiudere queste poche note sulla poesia di Taormina con una stupenda nota con una sua stupenda lirica: “il rumore / del meriggio / sfiora / l’ombra degli archi / campanili e cupole / hanno gettato/ le ancore / tra quiete onde / di tetti e balconi / il tempo / con sapore / di pane tra i denti / è un breve sussulto alle tempie “.<br /><br />Erio SughiAnonymousnoreply@blogger.com